Panta Rei
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Opere in mostra Lou Duca
Galleria immagini della mostra
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Opere in mostra Lou Duca
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Lou Duca nasce a Milazzo, in provincia di Messina, nel 1983. Da sempre appassionato di arti applicate, consegue la maturità in Oreficeria presso l’Istituto d’Arte della sua città e si trasferisce a Roma per frequentare l’Accademia di Belle Arti e laurearsi con lode in Pittura.
Nella capitale, dove attualmente vive, inizia a lavorare in ambito scenografico, realizzando allestimenti per i più importanti teatri di musica lirica del mondo acquisendo quelle competenze tecniche che lo porteranno a costruire, negli anni successivi, la propria visione artistica. Il background acquisito porta l’artista a connotarsi per la proposta di una cifra stilistica declinata in tecniche molto diverse tra loro quali la scultura, il décollage e la video installazione dove il rimando a testi, opere e architetture di matrice classica è costante.
Nel 2020 viene selezionato tra i cinque artisti vincitori del Best N.I.C.E. Prize, nell’ambito della manifestazione Paratissima. Partecipa ad eventi e mostre collettive in diverse città italiane, mentre a Roma nel periodo 2020 2023 realizza tre solo show.
La ricerca artistica di Duca vuole dimostrare come la vita possa estendersi oltre i limiti e confini soggettivi e lo fa con l’utilizzo di materiali resilienti che rispondono direttamente all’ambiente circostante. Attraverso una commistione tra meditazione personale e rilancio della tradizione, trascina lo spettatore in un mondo alternativo, dove la continua perdita di equilibrio dettata dal movimento, si cristallizza in frame capaci di catturare il dramma umano nella sua eterna bellezza.
Opere disponibili:
GRETA GRILLO è nata a Cantù (CO) il 10 Maggio 1989.
Dopo gli studi al Liceo Artistico Niccolò Barabino di Genova, continua la sua formazione all’Accademia Ligustica di Belle Arti. Sviluppa un forte interesse verso l’Arte Contemporanea e dopo una breve parentesi sperimentale di pittura informale la sua scelta è in direzione di una modalità di dipingere di ordine astratto, antillusionista, monocromo.
La sua ricerca personale e l’amicizia con l’artista Enzo Cacciola, la portano ad avvicinarsi alla Pittura Analitica fino a delineare la propria identità artistica. Condividendo gli aspetti della ritualità della pittura d’azione, dell’uniformità della monocromia dei pittori analitici, Greta Grillo tende a ricercare modalità del fare pittura che riflettano la sua temperie cognitiva ed emotiva, la sua attrazione per la materia cromatica fluida.
Per l’artista la materia diventa attrice protagonista, parte fondamentale, se non addirittura motrice di tutto il procedimento.
Afferma questo suo nuovo modo di fare pittura per la prima volta al Palazzo Ducale di Genova nel 2012, per poi partecipare in seguito a numerose personali e collettive, spesso comparendo a fianco degli esponenti storici della Pittura Analitica.
Attualmente vive a Roma, dove lavora nel mondo dello Spettacolo come pittrice di scena per il Cinema, parallelamente alla sua attività artistica nel suo storico studio di Rocca Grimalda (AL).
Opere disponibili:
Nasce nel 1967 in una famiglia di costruttori e restauratori di organi a canne. Inizia a dipingere da bambino con Nereo Ferraris (1911 1975), pittore piemontese, compagno della zia Maria Pia Pinchi. Si avvicina alla scultura lignea grazie a Pietro Quagliarini, collaboratore per anni di suo nonno Libero Rino. Tra il 1989 ed il 1996 è in contatto con Aurelio De Felice (1915-1996).
Dal 2005 comincia a sperimentare nuove forme espressive con materiali provenienti dal restauro di antichi organi musicali, il Pincbau, come verrà definito da Maurizio Coccia.
Dopo il suo debutto con la mostra “Organbuilding Rebirth Project” nel 2011 al Museo di Palazzo Trinci di Foligno, a cura di Maurizio Coccia, partecipa alla 54 Biennale di Venezia, Padiglione Italia, a cura di Vittorio Sgarbi e Gianluca Marziani.
Nel 2014 lascia l’arte organaria per dedicarsi a tempo pieno alla sua attività di artista trasferendosi a Roma nello studio di Piazza Campitelli.
Nel 2015 la sua prima grande personale a Roma, al Complesso del Vittoriano, “Tra materia ed anima, tra memoria e tempo” a cura di Claudio Strinati.
Nel 2019 ritorna alla pittura pura con il progetto delle “Città Invisibili” ispirato all’omonimo romanzo di Italo Calvino. Infatti, dopo le mostre “Mirycae” alla Biblioteca Vallicelliana di Roma a cura di Roberto Gramiccia e “Pincbau” al Civico Museo L. Bailo di Treviso a cura di Gianluca Marziani con opere tridimensionali, nell’ottobre-novembre dello stesso anno presenta la grande opera “Eutropia” al Museo Macro di Roma a cura di Giuditta Nidiaci.
Ha partecipato ad altre mostre istituzionali come “Organbuilding Rebirth Project” a cura di Maurizio Coccia (2011) e “Traum und Vision” (2022) a cura di Alessandra Bertuzzi alla Zwinglihaus di Basilea, Museo Palazzo Collicola Arti Visive di Spoleto (2011 e 2012) a cura di Gianluca Marziani, “Chaos/Kosmos” al Mazowiecki Instytut Kultury di Varsavia, a cura di Paulina Grubiak, “Auberge de Reves” al Museo Riso di Palermo (2021) a cura di Floriana Spanò, Istituto Italiano di Cultura di Cracovia (2022) a cura di Paulina Grubiak.
E’ presente in Fondazioni e Collezioni private a Bari, Basilea, Bonn, Como, Bruxelles, Dubai, Firenze, Genova, Liegi, Londra, Tiblisi, Madrid, Milano, New York, Padova, Palermo, Pisa, Roma, Spoleto, Teheran e Tenerife.
Vive e lavora tra Roma e Bienne (Svizzera)
Opere disponibili:
Corrado Zeni è nato nel 1967 a Genova, dove vive e lavora. Ha iniziato ad esporre nel 1996, negli anni seguenti, oltre a numerose personali e collettive, è stato tra i finalisti del Premio Cairo (2003), nel 2004 ha partecipato all’Anteprima della XIV Quadriennale di Roma ed ha esposto al Mart di Rovereto. Nel 2005 è stato tra i finalisti del Premio Maretti e del Premio Fabbri ed ha esposto una nuova serie di lavori in altre personali. Nel 2006 ha partecipato alla mostra La donna oggetto al Castello sforzesco di Vigevano ed Human Art presso la Galleria Comunale di Catania. Ha partecipato alla mostra Nuovi pittori della realtà al Pac di Milano (2007) ed è stato tra gli artisti invitati alla mostra Linee all’orizzonte alla Galleria d’Arte Moderna di Genova. Nello stesso anno è stato tra i finalisti del Premio Michetti. Nel 2009 ha realizzato una serie di installazioni pubbliche al Museo di Palazzo Bianco di Genova e all’interno degli spazi del Macro Future di Roma. Nel 2010 si è tenuta presso Guidi&Schoen la personale Babel interamente dedicata alla scultura. Nel 2011 è stato selezionato per il Padiglione Liguria alla 54a Biennale di Venezia. Tra il 2013 ed il 2020 ha tenuto altre otto personali in Italia, Germania, Austria e Spagna. La casa editrice Gli Ori ha pubblicato nel 2008 una monografia retrospettiva che ripercorre il suo lavoro a partire dal 1996. Negli anni ha partecipato alle più importanti fiere d’arte internazionali, tra le quali, Art Bruxelles (Be), Art Cologne (D), Arco Madrid (Es), Art Moscow (Ru), Artefiera (It).
Opere disponibili:
Max Serradifalco (Palermo, 1978) è un artista visivo del paesaggio che vive e lavora tra Palermo e Milano. Nel 2011 ha sviluppato il suo primo progetto artistico “Web Landscape Photography” nel quale ha virtualmente viaggiato per tutto il nostro pianeta alla ricerca di un nuovo modo di osservare e reinterpretare i paesaggi della Terra. Serradifalco è stato tra i primi artisti ad aver realizzato reportage fotografici con il solo utilizzo delle mappe satellitari, tramite il web. Il suo lavoro sperimenta i confini tra viaggio, fotografia, geografia e realtà virtuale. Si tratta di screenshot non manipolati che, grazie allo sguardo attento e visionario dell’artista, “svelano” disegni naturali già presenti sulla superficie terrestre. Max Serradifalco conduce dunque un progetto estetico, ma con un fine etico e ambientalista, focalizzandosi sulla grandezza della natura. Le sue opere sono state pubblicate nel catalogo Behance di Adobe nel 2015 e selezionate da Saatchi per il progetto Samsung The Frame nel 2017. Ha realizzato personali al Museo Riso di Palermo, al Giffoni Film Festival, alla Galleria Bianchi Zardin di Milano, alla Exclusiva Foundation di Roma. Tra le collettive più significative “We are all Greek” presso il museo Bizantino di Salonicco. Attualmente sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Europa e negli Stati Uniti.
Opere disponibili:
Michele Motiscause si è formato presso la Gipsoteca «A.Passaglia» di Lucca. Si è laureato presso l’Istituto
Europeo del Design di Milano. Ha studiato nudo artistico e tecnica del disegno presso l’Accademia di Brera,
Milano.
L’arte di Michele Motiscause rappresenta un’espressione innovativa nell’opera astratta e figurativa attuale; si tratta
di un lavoro sempre alla ricerca di un equilibrio tra le parti e una bellezza estetica mai banale, che spazia tra
molteplici mezzi e supporti artistici. Negli ultimi 30 anni, infatti, il talento e una spiccata curiosità hanno spinto
l’artista a lavorare con le tecniche più svariate quali: disegno, pittura, scultura, installazione e video-arte.
La ricerca estetica di Michele Motiscause è volta a creare volumi geometrici, linee, trame di colore, composizioni
sempre riconoscibili che si aprono all’interpretazione dell’osservatore e che sono la conseguenza di un processo di
decostruzione di una decisa struttura artistica propria. La materia pittorica e / o il disegno, tecnica sempre alla
base dell’opera dell’artista, si traduce in esperimenti coreografici sulla tela, sulla carta, sullo spazio o sulla materia,
a seconda del supporto artistico prescelto.
Michele Motiscause è alla costante ricerca di un approccio multidisciplinare, in una continua evoluzione.
L’artista ha esposto in vari musei tra Barcellona e Shanghai; attualmente lavora tra Barcellona, Londra, Milano e NY
Opere disponibili:
Il nome del designer Augusto Bozzi (1924 – 1982) è legato a quello dell’azienda lombarda Saporiti, per la quale dalla fine degli anni ’40 disegnò sedie e poltrone.
Sergio Saporiti, che fondò la società nel 1945, volle lavorare fin dall’inizio con architetti e designers in grado di realizzare prodotti connotati di raffinata ed elegante italianità attraverso l’uso di materiali d’avanguardia nel campo dell’arredamento. Dalla fruttuosa collaborazione nascono idee d’avanguardia a livello internazionale nel campo del design vuoi per la progettazione vuoi per la scelta dei materiali e dei dettagli.
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