Luigi D’Alimonte
biografia
Luigi Rocco D’Alimonte nasce a Pescara il 16 Agosto 1967, vive e lavora a Cugnoli (PE).
Artista autodidatta, è uno degli scultori più affermati nella lavorazione della pietra della Majella (pietra calcarea delle montagne).
L’obiettivo dell’opera di Luigi D’Alimonte è quello di elevare il contenuto culturale di un elemento naturale, la pietra della Majella, da troppo tempo imprigionata nella gabbia dell’artigianato artistico, per liberarla, proiettandola nel mondo della scultura contemporanea. Essa, pertanto, viene trasformata dall’utilizzo tradizionale, codificato dal binomio oggetto-funzione d’uso per diventare un media per comunicare un linguaggio artistico finalizzato alla ricerca di nuove forme che consentono alla materia plasmata di raccontare una storia contemporanea con una valenza prettamente estetica/emozionale.
L’equilibrio tra volume fisico e spirituale determina una scultura governata dalla leggerezza, dalla pulizia della forma, da linee morbide ma severe, dall’elasticità, tensione e dinamismo cercate nella materia apparentemente sterile, talvolta amplificata mediante l’utilizzo di cordicine, che legano lembi sottili e deformati, fissando la forma.
Opere disponibili:
Marta Fàbregas
biografia
Marta Fàbregas è un’artista spagnola.
Nata a Barcellona il 12 aprile 1974, ha studiato fotografia all’IEFC (Institut d’Estudis Fotogràfics de Catalunya).
Ha lavorato in diversi studi fotografici di Barcellona e, nel 1998, ha co-fondato Estudi La Fotogràfica con il fotografo Marc Vidal.
Da allora si è dedicata principalmente alla realizzazione di progetti (i cui lavori sono presenti in numerose collezioni private e museali) caratterizzati da una impronta che li rende unici e facilmente riconoscibili sia per i soggetti che per la tecnica utilizzata.
Attiva nel sociale Marta con la sua serie di lavori, dà dignità a figure prevalentemente femminili spesso dimenticate dalla storia regalando loro visibilità ed enfatizzando il ruolo essenziale avuto nel processo di civilizzazione di cui oggi tutti beneficiamo.
Il tutto attraverso l’utilizzo della tecnica della ‘transfotografia’ che diventa il media che permette a Marta di recuperare immagini del passato, effettuare i suoi interventi con diversi materiali e di stampare frammenti di immagini che vengono ricomposti con la tecnica del collage.
Marta è impegnata anche in attività di docenza.
Opere disponibili:
Coppia sedie anni’50
Il nome del designer Augusto Bozzi (1924 – 1982) è legato a quello dell’azienda lombarda Saporiti, per la quale dalla fine degli anni ’40 disegnò sedie e poltrone.
Sergio Saporiti, che fondò la società nel 1945, volle lavorare fin dall’inizio con architetti e designers in grado di realizzare prodotti connotati di raffinata ed elegante italianità attraverso l’uso di materiali d’avanguardia nel campo dell’arredamento. Dalla fruttuosa collaborazione nascono idee d’avanguardia a livello internazionale nel campo del design vuoi per la progettazione vuoi per la scelta dei materiali e dei dettagli.
Divano anni ’50
Il nome del designer Augusto Bozzi (1924 – 1982) è legato a quello dell’azienda lombarda Saporiti, per la quale dalla fine degli anni ’40 disegnò sedie e poltrone.
Sergio Saporiti, che fondò la società nel 1945, volle lavorare fin dall’inizio con architetti e designers in grado di realizzare prodotti connotati di raffinata ed elegante italianità attraverso l’uso di materiali d’avanguardia nel campo dell’arredamento. Dalla fruttuosa collaborazione nascono idee d’avanguardia a livello internazionale nel campo del design vuoi per la progettazione vuoi per la scelta dei materiali e dei dettagli.
Archeologia del colore
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Opere in mostra
Galleria immagini della mostra
Poltroncina anni ’50 Carlo Ratti
Il nome del designer Augusto Bozzi (1924 – 1982) è legato a quello dell’azienda lombarda Saporiti, per la quale dalla fine degli anni ’40 disegnò sedie e poltrone.
Sergio Saporiti, che fondò la società nel 1945, volle lavorare fin dall’inizio con architetti e designers in grado di realizzare prodotti connotati di raffinata ed elegante italianità attraverso l’uso di materiali d’avanguardia nel campo dell’arredamento. Dalla fruttuosa collaborazione nascono idee d’avanguardia a livello internazionale nel campo del design vuoi per la progettazione vuoi per la scelta dei materiali e dei dettagli.
Coppia di poltrone danesi anni ’50
Il nome del designer Augusto Bozzi (1924 – 1982) è legato a quello dell’azienda lombarda Saporiti, per la quale dalla fine degli anni ’40 disegnò sedie e poltrone.
Sergio Saporiti, che fondò la società nel 1945, volle lavorare fin dall’inizio con architetti e designers in grado di realizzare prodotti connotati di raffinata ed elegante italianità attraverso l’uso di materiali d’avanguardia nel campo dell’arredamento. Dalla fruttuosa collaborazione nascono idee d’avanguardia a livello internazionale nel campo del design vuoi per la progettazione vuoi per la scelta dei materiali e dei dettagli.
Salvatore Cammilleri
biografia
Salvatore Cammilleri è nato a Palermo il 17 Aprile 1973. E’ capace di esprimersi attraverso un’ampia varietà di tecniche e materiali anche grazie all’esperienza acquisita nei suoi studi di elettrotecnica; dopo il diploma studia grafica, web design e comunicazione.
La sua arte è caratterizzata dal suo essere poliedrico, questo fa sì che la sua ricerca si contraddistingua per varietà di linguaggi, uso di simbolismi, tecniche, scelta e manipolazione di materiali. Egli si esprime attraverso tutte le forme dell’arte contemporanea, quali pittura, scultura, fotografia, arte digitale, installazioni, performance, video e audio art e la commistione tra esse. Ognuno di questi linguaggi, a sua volta, è trattato con tecniche diverse.
Attraverso i suoi simbolismi esprime una visione filosofica strettamente esistenzialista. Con le sfere esplora l’atto della nascita, della creazione attraverso l’energia di elementi che entrano in simbiosi. Con le ali esplora il percorso di vita evidenziando l’atto del “non volo”, ovvero l’impossibilità dell’essere umano di esprimere una reale volontà di potenza. Con le uova esplora la caducità umana invertendo il significato di un simbolo che iconograficamente rappresenta la vita. Il collante di questa esplorazione è uno stile neo pop dal carattere amaramente ironico. Altra caratteristica legante e presente da sempre nella sua ricerca è l’utilizzo della luce usata e plasmata come vera e propria materia.
Opere disponibili:
Mirrors
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